LATINA (martedì 21 maggio 2024) – Si torna a parlare di traffico illecito di rifiuti anche nel pontino: la maxi operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma, denominata “Una goccia nel deserto”, ha recentemente sequestrato circa due milioni e mezzo di proventi derivati dalla gestione illecita di numerose aree di smaltimento sparse tra Lazio, Campania e Friuli.
di Anita Testa
LE ORIGINI DELL’INCHIESTA – L’indagine era stata avviata in seguito a un incendio divampato il 23 giugno 2019 in un impianto di rifiuti a Frosinone; da lì è emersa una fitta rete di collaborazione per traffico illecito di rifiuti, che coinvolgeva numerosi gestori di impianti di smaltimento (tra i quali uno a Cisterna di Latina, ora ai domiciliari). Finiti nel mirino anche i sermonetani Raffaele e Pasquale Del Prete, imprenditori e titolari di due società legate alle operazioni abusive.
LA SITUAZIONE A CISTERNA DI LATINA – È Cisterna ad aver subìto i maggiori controlli in merito, e in particolare la maxi operazione si è concentrata sulla società Refecta, il cui titolare, Riccardo Traversa, è oggi ai domiciliari: da parte sua, l’ente afferma di aver sempre operato nel pieno rispetto delle normative vigenti e si dichiara estraneo ai fatti che riguardano il traffico illecito di rifiuti.
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