LATINA (lunedì 1 luglio 2024) – Arrivano in Italia i familiari di Satnam Singh, il bracciante indiano morto in seguito all’amputazione accidentale del braccio mentre lavorava nelle campagne pontine. E mentre la sorella della moglie è già arrivata nel capoluogo, i sindacati chiedono a gran voce alle autorità di italiane il rilascio di permessi di soggiorno speciali per i familiari della vittima.
di Anita Testa
LA RICHIESTA – La richiesta dei sindacati, coadiuvata dai portavoce della comunità indiana nel pontino, è già stata inoltrata ufficialmente al ministro degli Esteri Antonio Tajani: si chiede dunque al Governo di rilasciare permessi di soggiorno speciali ai familiari di Satnam Singh (nello specifico padre, madre e fratelli) giunti a Latina per le esequie e per presidiare al processo nei confronti dei datori di lavoro di Satnam stesso.
IL COMMENTO – “Ci auguriamo che questo rilascio avvenga quanto prima”, commentano i sindacati, “soprattutto dopo la notizia di sabato in cui ci è stato riferito che il corpo di Satnam è stato reso disponibile per i suoi familiari. Confidiamo che il ministro, il quale ha già dimostrato tutta la sua sensibilità verso questa atroce tragedia rilasciando i permessi di soggiorno ai familiari di Soni, faccia altrettanto nei confronti di un’intera famiglia che ha perso un figlio.”
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Tag: agricoltori, Antonio Tajani, Attualità, bracciante, caporalato, Comunità indiana, esequie, familiari, Latina, ministro eegli esteri, morte, permessi di soggiorno speciali, Satnam Singh, Soni Last modified: Luglio 1, 2024