Romina De Cesare, stanca di una relazione di 12 anni, decise di tornare a casa, ma non fece mai ritorno in Molise. La notte del 2 maggio 2022 fu l’ultima per lei, uccisa con quattordici coltellate. La Corte d’Assise di Frosinone ha condannato l’ex fidanzato, Pietro Ialongo, a 24 anni per omicidio volontario aggravato dallo stalking e dal rapporto affettivo. La richiesta del pubblico ministero era di 23 anni.
La mattinata del processo è stata aperta con la requisitoria del pm, che ha citato l’allarme dato da un uomo di Alatri, nuova frequentazione di Romina, e il ritrovamento di Ialongo vagante nudo a Sabaudia. Ialongo ha confessato di aver avuto una colluttazione con Romina e di averla colpita con un coltello. Le telecamere hanno catturato i movimenti dei due e l’auto di Ialongo allontanarsi dalla scena del crimine.
L’autopsia ha rivelato 14 lesioni sul corpo di Romina, la ferita mortale al torace. Profili genetici misti trovati sotto le unghie di Romina e nel lavandino della casa sono stati presentati come prove. Nonostante le urla di aiuto sentite da un vicino, nessuno è intervenuto durante l’aggressione.
Di Erik Giuliano Saravia Vega
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