LATINA (domenica 17 marzo 2024) – Il monumento in via Giulio Cesare dedicato alle lotte dei braccianti (intitolato “Le mani del rispetto”) è stato vandalizzato nei giorni scorsi: la denuncia è arrivata dal sociologo di Eurispes Marco Omizzolo, che commenta la notizia anche sui suoi social: “Atto significativo di un certo clima diffuso contro chi cerca di affermare i diritti dove questi invece vengono sistematicamente violati.”
di Anita Testa
L’OPERA VANDALIZZATA – Il monumento è stato realizzato circa due anni fa (nell’aprile 2022) dal noto scultore Dante Mortet, che si è servito dei calchi delle mani dei braccianti Sikh operanti nell’agro pontino: il valore simbolico dell’opera voleva fare riferimento alla lotta al caporalato nella provincia di Latina – un territorio dove lo sfruttamento dei braccianti è ancora oggi un tema caldo.
LE PAROLE DEL SOCIOLOGO – Omizzolo, da sempre in prima linea nella lotta al caporalato e che di quell’iniziativa fu uno dei promotori, denuncia l’atto di vandalismo: “A pochi giorni da un mio servizio andato in onda su Rai3 sullo sfruttamento dei braccianti indiani pontini, ‘qualcuno’ ha deciso di vandalizzare la statua in memoria delle lotte dei braccianti stessi per la legalità e la giustizia che avevamo inaugurato a Latina, zona autolinee, pochi anni fa con le autorità locali, nazionali ed europee”, scrive il sociologo sul suo profilo Instagram.
LA DENUNCIA – E continua: “Io, Paolo Masini di Romabpa e tutti coloro che parteciparono all’organizzazione dell’iniziativa, compresa la Rappresentanza in Italia dell’Ue, a partire dai braccianti indiani, siamo fermi nel denunciare questo atto come un segnale inquietante e nel contempo significativo di un certo clima diffuso contro chi cerca di affermare i diritti dove questi invece vengono sistematicamente violati”. Omizzolo insiste poi sul fatto che la scoperta degli atti vandalici è stata casuale, e confida nel “massimo impegno delle autorità nell’accertare le responsabilità del gesto.”
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