LATINA (mercoledì 3 luglio 2024) – Dissimula l’accaduto Antonello Lovato, gestore dell’azienda che aveva assunto Satnam Singh come bracciante: l’uomo è stato arrestato per omicidio doloso in merito alla morte di quest’ultimo, ma la Procura di Latina vuole sottoporlo a custodia cautelare alla luce delle testimonianze raccolte dai suoi dipendenti, i quali riportano abusi e un clima di soggezione sul lavoro che perseverano nonostante l’assenza dell’imprenditore.
di Anita Testa
LA CUSTODIA CAUTELARE – “Di tutta evidenza l’insufficienza allo stato”, scrive il giudice per le indagini preliminari Giuseppe Molfese, “di una misura più gradata essendo necessario impedire qualsivoglia contatto, anche telefonico, con l’esterno”: questa la sentenza per Lovato, complice la condotta “dissimulatoria” che ha dimostrato in carcere. “Il contesto nel quale continua ad operare l’azienda di Lovato”, si legge poi, “alla luce delle violazioni antinfortunistiche e con la presenza di lavoratori privi delle garanzie contrattuali, addirittura irregolari sul territorio nazionale, permette di ritenere che accadimenti come quelli avvenuti possano ancora realizzarsi e per effetto dell’indole manifestata dall’indagato impone di evidenziare che non si asterrebbe se si manifestasse una nuova occasione per compiere ulteriori delitti della stessa specie.”
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Tag: Antonello Lovato, arresto, carcere, clima di soggezione, condotta dissimulatoria, Cronaca, custodia cautelare, garanzie contrattuali, Latina, lavoratori agricoli, lavoro irregolare, omicidio doloso, violazioni antinfortunistiche Last modified: Luglio 3, 2024