LATINA (martedì 26 marzo 2024) – È affetto da una forma acuta di scabbia norvegese l’uomo che si è recato al Santa Maria Goretti dopo una vacanza in Kenya: accusava un forte sfogo cutaneo, dapprima imputato a un’insolazione. Le analisi però hanno portato gli infettivologi a formulare un’altra diagnosi – quella di scabbia crostosa, detta anche “norvegese”.
di Anita Testa
COS’È LA SCABBIA NORVEGESE – Si tratta di un’infezione molto meno comune ma molto più aggressiva della normale scabbia, che riempie il corpo di vesciche e sfoghi: è il morbo della cosiddetta “norvegese”, dovuta a una moltiplicazione degli acari sul corpo. Il malcapitato che l’ha contratta, di ritorno dal Kenya, è ora isolato nel reparto Malattie infettive del Goretti, nell’attesa di venire sottoposto a un trattamento di cura. La peculiarità della scabbia norvegese è infatti un’elevata contagiosità, anche tramite un contatto indiretto.
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Tag: acari, contagio, infettivologia, insolazione, Latina, malattie infettive, medicina, ospedale, scabbia, scabbia norvegese, vesciche Last modified: Marzo 26, 2024