APRILIA (Latina – martedì 26 marzo 2024) – Tragedia in via della Meccanica: un incidente sul lavoro ha ucciso ieri, lunedì 25 marzo, un operaio cinese di 62 anni. L’uomo stava operando sul tetto di un capannone per ripristinare la copertura dell’edificio, quando le tegole hanno ceduto facendolo precipitare al suolo da diversi metri: una caduta che si è rivelata fatale.
di Anita Testa
L’INCIDENTE AD APRILIA – L’ennesima morte sul lavoro nel pontino ha scosso la zona industriale di Aprilia: a nulla sono valsi gli interventi immediati del 112 e dei Carabinieri del Norm, oltre ai Vigili del Fuoco e al 118. E mentre si ricostruiscono le dinamiche dell’accaduto, proseguono le indagini per verificare le responsabilità dei fatti. Il Comune intanto esprime cordoglio alla famiglia dell’operaio, e apre una riflessione in merito alla sicurezza sul luogo di lavoro.
LE TRAGEDIE GIORNALIERE – A parlare è il segretario provinciale del sindacato Roberto Cerere: “L’ennesimo incidente mortale sul lavoro in un’azienda di Aprilia, l’ennesima vittima, un operaio che mentre svolgeva il suo lavoro su un solaio, per motivi ancora al vaglio degli inquirenti è precipitato all’interno del capannone perdendo la vita. I dati sulle morti sul posto di lavoro sono drammatici”, dichiara, “tre-quattro vittime al giorno in media, ogni giorno, con picchi quotidiani di sette-otto tragedie.”
MAI ABBASSARE LA GUARDIA – Decine sono i casi letali: la strage è ancora in corso e non bisogna abbassare la guardia, anzi, semmai è il momento di riflettere ancor di più sui temi della qualità e della sicurezza sul lavoro: “Occorre lavorare sulla consapevolezza del rischio delle persone, chi lavora deve adottare tutti i dispositivi per evitare incidenti e deve pretendere che gli vengano forniti”, afferma ancora Cerere.
POSSIBILI SOLUZIONI – Il segretario conclude il suo intervento anelando possibili soluzioni: “Promuovere la cultura della sicurezza, introducendo la materia già nelle scuole dell’obbligo e garantire strumenti di partecipazione più forti, che diano alle rappresentanze dei lavoratori potere e protagonismo nelle scelte delle aziende, in modo da monitorare il rispetto delle norme.” Non si tratta di un problema di legislazione, secondo Cerere, ma serve più vigilanza e controllo per evitare che la strage aumenti i suoi numeri.
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