Dopo l’aggressione al padre con una coltellata all’addome, un uomo di 35 anni di Latina Scalo è rimasto agli arresti domiciliari, decisione confermata dal giudice Mario La Rosa in seguito al processo di rito direttissimo. Il giudice ha ritenuto che l’uomo possa garantire l’isolamento in casa senza pericolo di replicare il gesto violento.
di Erik Giuliano Saravia Vega
La difesa ha richiesto un processo con rito abbreviato, con uno sconto sulla pena del terzo, subordinato alla valutazione delle sue condizioni psicologiche.
Il procedimento giudiziario è strettamente legato alla consulenza psichiatrica per determinare se l’uomo fosse in grado di intendere e volere al momento dell’aggressione e se possa rappresentare ancora una minaccia per sé e per gli altri. Prima dell’arresto, un medico dell’Asl di Latina aveva ritenuto che l’uomo fosse in grado di intendere e volere, ma ora si attende una valutazione più approfondita.
L’uomo, già in terapia psichiatrica per depressione, non aveva mai mostrato segni di squilibrio fino alla notte dell’aggressione. Armato di coltello, ha attaccato il padre mentre dormiva. Quest’ultimo è stato trasportato in ospedale per le cure, mentre l’aggressore è stato arrestato dai Carabinieri. La vicenda resta sotto osservazione, in attesa di ulteriori valutazioni sulla sua salute mentale.
