ROMA (giovedì 16 maggio 2024) – Parte il processo bis per i responsabili dell’omicidio di Desirée Mariottini, la 16enne di Cisterna di Latina violentata e uccisa in un edificio abbandonato nel quartiere di San Lorenzo, a Roma, il 19 ottobre 2018. Richiesto l’ergastolo, con isolamento diurno per un anno, nei confronti di Mamdou Gara, e una condanna a 24 e 27 anni per Brian Minthe e Alinno Chima.
di Anita Testa
LE CONDANNE – La decisione arriva dalla Corte di Cassazione, che conferma il giudizio nei confronti degli imputati con capi d’accusa di omicidio, violenza sessuale e spaccio di stupefacenti. La Suprema Corte invece annulla il rinvio a giudizio per Salia Yusif con l’accusa di violenza sessuale, in quanto “tale reato sarebbe stato assorbito in quello di omicidio”, confermando anche per lui l’ergastolo.
ACCUSA E DIFESA – Hanno preso parola in aula anche le parti civili costituite per i familiari della vittima: presenti Barbara Mariottini, madre di Desirée, Claudia Sorrenti, zia della ragazza, e i nonni materni, che si associano alla richiesta dell’accusa nella conferma della sentenza di secondo grado. Si tornerà in Tribunale il prossimo 29 maggio, con le arringhe della difesa.
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Tag: accusa, Cisterna di Latina, condanna, Cronaca, Desirée Mariottini, ergastolo, familiari, giudiziaria, isolamento diurno, omicidio, parti civili, processo bis, Roma, San Lorenzo, secondo grado, spaccio, vittima Last modified: Maggio 16, 2024
