ANZIO (Roma – giovedì 11 aprile 2024) – È stato fissato domani, venerdì 12 aprile, l’interrogatorio dell’ex sindaco di Anzio, Candido De Angelis, al Tribunale di Roma: assieme agli ex consiglieri comunali Cinzia Galasso, Giuseppe Lucia Pascucci, Gualtiero Di Carlo e all’ex assessore Giuseppe Ranucci, dovranno rispondere di voto di scambio politico-mafioso.
di Anita Testa
LE ORIGINI DEL CASO – Le indagini partono dallo scorso ottobre 2022, quando erano emerse intercettazioni indirette che coinvolgevano l’ex sindaco per voto di scambio politico-mafioso. I sostituti procuratori di Roma hanno quindi aperto un fascicolo al riguardo, per verificare eventuali infiltrazioni della ‘Ndrangheta nel Comune: secondo le ipotesi degli inquirenti, gli esponenti politici avrebbero intrattenuto rapporti con alcuni dei 66 coinvolti nella maxi operazione di Direzione Distrettuale Antimafia denominata “Tritone”.
IL PROCESSO “TRITONE” – Arriva lo scorso marzo dalla Corte d’Appello di Roma la sentenza di primo grado con rito abbreviato per gli imputati del processo “Tritone”: in quell’occasione, il Gup ha condannato a 20 anni Bruno Gallace, Vincenzo Italiano, Gregorio Spanò e Fabrizio Schinzari (tra gli altri), rinviando a giudizio un’altra trentina di imputati con rito ordinario al Tribunale di Velletri. Nel complesso sono stati disposti 260 anni di carcere ai 25 imputati giudicati con rito abbreviato, con qualche assoluzione.
LA CONFERMA – Oggi arriva la conferma di reato per associazione mafiosa in merito all’Amministrazione dell’ex sindaco: tra Anzio e Nettuno era stata impiantata una locale di ‘Ndrangheta autonoma, gestita dai Gallace, Perronace, Tedesco e Madaffari e che operava nel litorale sud capitolino, a breve distanza dalla provincia di Latina.
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